Monday, March 29, 2010

Pensieri di uno scrittore italiano: (2b)

dott. Antonio Castaldo, sociologo e giornalista, Brusciano, Italia.

"A Passo Lento tra Arte, Storia e Memoria" (3)

(Continua da pagina: 2)

I marciapiedi di via Marconi, ridiventano di asfalto ma sono molto ampi e danno un senso di libertà e sicurezza, un vasto respiro coglie il passante, abituato con sofferenza, ai claustrofobici spazi ristretti dei centri storici e della totale invasione dei mezzi a motore. Buttando lo sguardo a periscopio, la curiosità è attivata da cinque ruote di granito fasciate in ferro e solcate da canaletti sulle facciate interne con un foro ferrato al centro: sono la testimonianza del mulino Itri che una volta produceva le farine dalle granaglie che i contadini portavano dai loro campi con carri, muli, cavalli, vacche e più tardi con trattori, furgoni e camioncini, fino a circa trenta anni fa.

La passeggiata sulle Taverne evoca la sosta ai pellegrini che da Napoli si recavano a Montevergine o dei carrettieri che collegavano la provincia interna con il capoluogo.

Se si è in compagnia di una dolce e bella ragazza si potrà citare la vecchia canzone “Nu poco ‘e sentimento” di Peppino Villani e Gaetano Lama:“Io vèngo a père da ‘a Mariglianella / e mme songo partuta a matutino… / me so’ fermata a ogne cantenélla / e mma’aggio fatto ‘nu bicchiere ‘e vino! / E mo sapite ‘ncuorpo che mme sento? / ‘A voglia ‘e fa ‘nu poco … ‘e sentimento…” e chissà, trarre così un qualche buon romantico auspicio.

In effetti una sosta ristoratrice presso qualche locale, fra quelli che stanno ritornando ad animare le Taverne di Mariglianella, ci sta bene anche per riposare dopo la partenza da Marigliano.

Più freschi riprendiamo la passeggiata. Subito uno striscione verticale ci saluta dall’alto della redazione de “Il Paese” che ha compiuto il suo primo decennale (1996-2006) quale “voce dell’Altra Provincia”. Intercettiamo poi la Chiesetta della Madonna della Sanità in un luogo storico che ci restituisce parte della biografia del venerabile Carlo Carafa (Mariglianella 1561-Napoli 1631) che iniziò con incertezze la sua vita irrequieta ed insalubre e la finì a 72 anni compiendola con una grande missione religiosa dedicandosi ai poveri, alla preghiera e alla dottrina cristiana e cattolica. La memoria personale invece ci porta all’asilo delle suore domenicane ed al ricordo di suor Lorenza e dei cari amici di infanzia. Con loro siamo cresciuti, poi, alle scuole elementari con il bravo insegnante Antonio Di Sarno e quindi alle scuole medie, succursali della “De Ruggiero” di Brusciano.

Ed è proprio a Brusciano “Comune d’Europa” che siamo giunti, dopo aver oltrepassato “la spada di Damocle” sospesa sul traffico veicolare, nella forma di una mastodontica insegna posta all’uscita come all’entrata di Mariglianella.

Un pino secolare solitario svetta sula Nazionale intitolata a Camillo Cucca (Brusciano 1829-Napoli 1893) ispettore della Regia Marina morto per causa di servizio in seguito ad una missione sanitaria.

Quel pino segna anche il limite delle proprietà che una volta erano della famiglia De Ruggiero il cui massimo esponente nella storia contemporanea è Guido De Ruggiero (Napoli 1888- Roma 1948), storico della filosofia, antifascista, ministro della Pubblica Istruzione del primo governo Bonomi dopo la caduta del fascismo. Egli riposa nella cappella gentilizia di famiglia, nel locale cimitero, dove l’epitaffio di Benedetto Croce ci ricorda che, “…auspicando / in tempi oscuri il ritorno alla ragione / fu alle nuove generazioni d’Italia / maestro ed apostolo di fede nell’umanità”.

Alla prossima: A Passo Lento tra Arte, Storia e Memoria (4)

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