Sunday, April 11, 2010

Pensieri di uno scrittore italiano : (3a)

dott Antonio Castaldo, Sociologo e giornalista, Brusciano, Italia

"Il Terremoto In Abruzzo. Voci Della Speranza" (2)
(Continua da pagina: 1)

A 15 chilometri dall’Aquila, a 900 metri sul livello del mare, vi è il Campo di San Martino, un frazione che insieme alle altre due, Petogna e Villa, completa il territorio del Comune di Barisciano vicino a Poggio Picenze. A San Martino vi è la Protezione Civile Colonna Mobile della Regione Piemonte ed il Coordinamento della Provincia di Alessandria. A capo del Campo vi è Marco Bologna con l’aiuto di Claudio Fantino. A San Martino, proveniente da Brindisi, c’è anche il Battaglione San Marco della Marina Militare, con il Capitano di Vascello, SAN, Andrea Tortora al comando del Presidio Sanitario Avanzato comprendente pure il Servizio di Supporto Psicologico assicurato dal Sottotenente di Vascello Giuseppe Frassica.


Un paio di chilometri più a valle, proprio a Poggio Picenze, è situato il campo montato e gestito dalla Protezione Civile della Regione Campania presente con uomini e mezzi, personale, strutture sanitarie e persino una ludoteca.

Ma è dal Campo di San Martino che incomincio a conoscere la varia umanità fra terremotati e soccorritori, civili e militari, laici e religiosi a scambiarsi bisogni ed aiuti, dolori e conforti, smarrimenti e speranze. Nei personali ricordi giovanili, di pari tragico e solidale contesto, conservo un mese di lavoro nella ricostruzione del Friuli, in un campo internazionale, per la ricostruzione dopo il terremoto del 1976. Poi la paura per i propri cari, nella distanza, per il lavoro in Emilia Romagna, azzerata in una lunga notte di viaggio verso casa sorpassando colonne di automezzi e soccorritori sull’autostrada verso sud.

Nel Campo di San Martino, guarda un po’, conosco subito Martino. L’immediata empatia irrompe nel racconto: “Sono di qui ma porto nel mio cuore gli anni di bambino, quelli vissuti, fino alla scuole medie, a Nomadelfia presso la comunità di Don Zeno. Io sono un figlio spirituale di Norina e nel suo insegnamento ho portato ieri, Venerdì Santo, alcune ragazze a casa mia, dopo l’autorizzazione dei Vigili del Fuoco, a poter fare una doccia. La prima dopo giorni di ininterrotto intervento nel campo. Io stesso sto respirando le prime ore di riposo. Comunque la vita è dura, tiriamo avanti con tanti sacrifici ma gli insegnamenti di ‘Mamma Norina’ ci aiutano ad orientarci e saperci comportare. Io ho due figlie che vivono fuori, così fra oggi e domani verranno a prendermi per passare qualche giorno con loro”. A Martino, che scorgo bambino da una foto del 1959 stampata sul libro che mi ha regalato, scritto dalla sua “Mamma di vocazione” Norina, dono in cambio, commosso quanto lui, il mio documentario sulla “Festa dei Gigli di Brusciano” augurandogli un momento di serenità dopo tanta sofferenza. La straordinaria esperienza cui si riferisce Martino deriva dalla “rivoluzionaria” esistenza di ispirazione evangelica della Comunità di Nomadelfia, fondata da don Zeno Saltini insieme all’Opera Piccoli Apostoli, negli anni trenta in provincia di Modena. Oggi Momadelfia, che significa “dove la fraternità è legge” è situata nella zona di Grosseto.

Le emozioni si incorrono e si moltiplicano, come nella notte del Sabato Santo, durante la messa officiata da padre Benjamin Dasan Kuzhyar, sotto la tenda che di giorno funge da refettorio. Il parroco invita “chiunque lo desideri” al suo fianco presso il provvisorio altare per le letture bibliche. Giunge un marinaio, poi un volontario della Protezione Civile, quindi un giovane della sua parrocchia. Anch’io mi lancio nella lettura come per dire “ci sono anch’io al vostro fianco”. Padre Benjamin è di origini indiane e mi premeva conoscere la genesi della sua vocazione pensando al variegato panorama sociale e religioso della sua terra. Il parroco mi racconta della sua rinuncia alla di vita abile orologiaio quale era , ma l’essere figlio di un edile costruttore di chiese ha lasciato il segno ed indicato al giovane Benjamin la via da seguire. Ora, da parroco di sette chiese, si ritrova con tutti i suoi luoghi di culto inagibili e sotto una tenda celebra la messa per gli sfollati ed i volontari del Campo di San Martino di Licenze. Nella notte santa, concluso il rito religioso, prendono la parola il Sindaco Domenico Panone ed il suo Vicesindaco, Giuseppe Calvisi, del Comune di Barisciano i quali ringraziano tutti i volontari accorsi da tutta Italia insieme alla Protezione Civile in soccorso dell’Abruzzo e del loro piccolo paese, Barisciano con le sue frazioni. A loro, nell’accomiatarci, porto il saluto del Sindaco di Brusciano Angelo Antonio Romano, del Vicesindaco Vincenzo Cerciello, del Presidente del Consiglio Antonio Di Palma e di tutta la Comunità di Brusciano con la promessa di successivi e concreti aiuti.

Alla prossima: (3)
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