Friday, August 12, 2011

Le immagini della Festa dei Gigli di Brusciano dalla fotografia al cinema e dalla televisione al web. Una emozione che non cambia.



Contributo di dott Antonio Castaldo, Sociologo e giornalista, Brusciano, Italia 15 Luglio 2011

La prima immagine che traduce per i posteri il prodigioso evento del 13 giugno 1875 a Brusciano, ricordato come il “Miracolo di Sant’Antonio di Padova” , è quella riprodotta nell’edicola in maioliche di Vico Tre Santi che rispetta la memoria orale e quanto fissato, allora, nella forma colta della scrittura poetica da Don Francesco Monda parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Zì Cecca De Falco, impossibilitata a rispettare l’ex voto, dal suo balcone, le ostie lanciate al vento, la statua di Sant’Antonio in processione, il prodigio e l’inizio del comunitario ringraziamento con la Ballata dei Gigli di Brusciano: tutto fedelmente citato.

L’avvento tecnologico fotografico e cinematografico incrocia la Festa dei Gigli di Sant’Antonio di Padova per le prime documentazioni storiche nel corso dell’esperienza migratoria dei bruscianesi nel “Nuovo Mondo”.

Le prime fotografie in merito, che in questi ultimi anni stiamo con certezza raccogliendo ed analizzando, giungono da New York. Una di esse riprende East Harlem sulla 106th Street nel 1928 dove si riconosce la base del Giglio di Sant’Antonio di Padova con la scritta: “Viva la 10^ Festa dei Bruscianesi”. Poi altre fotografie mostrano il nucleo familiare di Gioacchino Vivolo, l’iniziatore del Giglio bruscianese in America emigrato da Brusciano, nei primi anni del Novecento come testimoniato da Phil Bruno discendente di quella famiglia. Le prime tracce le raccolsi nel febbraio 2003 grazie all’antropologo Joseph Sciorra dell’Italian American Institute dell’Università di New York. Nel luglio 2010 le ottenni poi direttamente, via email, da Phil Bruno, discendente della famiglia Vivolo, dal New Jersey. Lo stesso continua oggi l’impegno nella Giglio Society di East Harlem a New York insieme a Bob Maida. Nel 2003 ho personalmente rilevato e documentato la continuità di questa festa a New York.

Dal versante nordamericano preziosissima è l’opera di Miriam Medina, fondatrice e ricercatrice di storia sociale del sito web americano www.thehistorybox.com che ci sta dando un grande aiuto, in piena gratuità, sia per diffondere in America le notizie da Brusciano e sia per fare studi e ricerche sulla comunità degli italoamericani compresi i bruscianesi di origine. A lei va la nostra immensa riconoscenza.

Da noi le prime immagini fisse della Festa a Brusciano ci presentano i Gigli degli anni ’30 dello scorso secolo calzanti l’estetica fascista rigorosamente riprodotta nelle vestizioni degli obelischi. Conservo volentieri una serie di queste foto frutto della riproduzione e diffusione dall’Associazione “Pro Loco Brusciano” in una interessante operazione culturale di circa un decennio addietro.

Per quanto riguarda le prime immagini in movimento bisogna fare un passaggio sudamericano. Il Giglio a Quilmes, nella provincia di Buenos Aires in Argentina, costruito e ballato dalla numerosa comunità bruscianese nei primi anni ’60 venne registrato all’epoca in superotto qualche anno in una riunione familiare proiettato e commentato contemporaneamente riprendendo registrando il sonoro del commento domestico su videocassetta vhs infine riversata su supporto elettronico cd e giunto fino a noi. Per questo ringrazio la Comunità Bruscianese a Quilmes ed Elisabeth Di Maio vicepresidente della “Asociacion Napoles Viva” in Argentina.

Nel campo cinematografico professionale troviamo delle scene ambientate all’interno della Festa dei Gigli di Brusciano e montate in uno dei tre episodi di “Libera”, l’opera di esordio di Pappi Corsicato del 1993.

In televisione la Festa dei Gigli di Brusciano è protagonista di un servizio di Filippo Marmo, con la mia collaborazione, per il programma ''Gentes'', ideato e curato da Giuseppe Feyles e condotto dalla giornalista Elena Guarnieri, nella sua quarta edizione nell’anno 2004.

Il primo lavoro multimediale è del 1999 in CD rom dell’Associazione Giglio della Croce, a cura di Fernando Di Maiolo, contenente un mio contributo: La Festa dei Gigli di Brusciano, con un mio contributo Uno sguardo di visual socio-anthropology. A fine anni ’90 nasce anche il primo sito web in assoluto che dedica grande spazio alla alla storia ed alle immagini della Festa dei Gigli di Brusciano grazie alla creatività di Fernando Di Maiolo, il papà del rinomato musicista Rocco Di Maiolo, che in campo musicale ha studiato la tradizione dei Gigli e l’ha riproposta con interessanti contaminazioni dal respiro internazionale.

Per l’assunzione di coscienza storica e culturale ricordiamoci di “Trenta Anni della Festa dei Gigli di Brusciano 1971-2000”, documentario curato da me e proiettato per la prima volta sotto la Casa Comunale di Brusciano in apertura della Festa dei Gigli del 2011 in collaborazione con Raffaele Vitale e “La Tua Immagine”.(Cfr. Anita Capasso, Brusciano domenica “balla” coi Gigli, “Il Mattino”, Napoli 24 Agosto 2001; “La Repubblica”, Che si fa stasera, Brusciano, Napoli 23 Agosto 2001).

Una galleria fotografica in bianco e nero degli anni ’50 e ’60 la ritroviamo in “Storia e Volti della Festa dei Gigli di Brusciano”, una ricerca scritta a quattro mani dal sottoscritto e da Antonio Ruggiero dell’Associazione Giglio Ortolano 1875 e pubblicata nel 2004.

Il primo documentario video professionale è quello prodotto per lo speciale TV “Brusciano e la Festa dei Gigli”, con Giuseppe Ragosta ed il sottoscritto per le emittenti televisive “Teleoggi”, “Canale 9” e “Stream News” nell’anno 2001.

Nel 2003 avviene l’esordio in assoluto, nella grafica istituzionale nazionale delle Poste Italiane, della silhouette del giglio. Nasce, su mia ideazione, il primo annullo filatelico per promuovere la “Festa dei Gigli di Brusciano”, con pubblica apposizione a cura di Poste Italiane avvenuta a Brusciano il 31 agosto 2003.

Spostandoci fisicamente fuori regione, da Sud al Nord dell’Italia, dalla Campania in Veneto, di risonanza nazionale è l’evento “Scambio Religioso e Culturale con la Ballata del Giglio di Brusciano a Padova” che ritroviamo nelle migliaia di immagini complessivamente riprese nel corso dell’evento dai numerosi fotoreporter presenti a Padova e dalle testate giornalistiche televisive. Un documentario curato da me per le attività dell’Ufficio Stampa del Comune di Brusciano a favore del gruppo di lavoro guidato a Padova dal Presidente della Festa dei Gigli di Brusciano, Consigliere comunale Nicola Di Maio e dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Di Palma. Su You Tube sono visibili numerosi momenti di questa strepitosa esperienza ripresi dai tanti giovani bruscianesi presenti all’evento.

Ricordo con piacere anche la prima diretta televisiva sulla Festa dei Gigli di Brusciano fatta Primo Kanale diretto da Sebastiano Giardino, l’anno scorso con la mia collaborazione come Ufficio Stampa del Comune di Brusciano. Lo stesso vale per le originali puntate di presentazione con i rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni dei Gigli: Croce, Gioventù, Ortolano 1875, Parulano, Passo veloce e Sant’Antonio. Anche in questo caso con la preziosa assistenza della redazione dell’Ambasciatore: Antonio Francesco Martignetti, Felice Marotta, Teresa Iannelli e Marilena Castaldo.

Infine ultima in ordine di tempo, a sostegno della promozione della 136esima edizione della Festa dei Gigli di Brusciano, la trasmissione televisiva del 6 luglio, con diverse repliche, su Tele Club, canale 619 del digitale terrestre. Nel programma “Tutto incluso” ideato e condotto da Roberto Esse. Ho avuto il piacere di collaborarvi insieme al direttore dell’Ambasciatore, Antonio Francesco Martignetti con l’assistenza in studio di Marilena Castaldo ed Annunziata Menna.

A chiusura di questo articolo voglio ricordare, per l’opera di fotografo e per le numerose testimonianze rilasciate, di Carmine Crispo nella seconda metà del Novecento a Brusciano. Sano tanti i mezzi tecnologici a disposizione, numerosi gli approcci e diverse le possibilità di trattamento del tema “Festa dei Gigli di Brusciano”. Unica è l’emozione di chi la prepara e la vive ogni anno passando il testimone di generazione in generazione. Unica è l’emozione di chi la prepara e la vive ogni anno passando il testimone di generazione in generazione.

Brusciano, 15 luglio 2011 dott. Antonio Castaldo

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